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Hosting cloud o on-site: quale strategia adottare gli albergatori? 

Il cloud ha rivoluzionato la gestione dei dati in molti settori e l’ospitalità non fa eccezione a questa tendenza. La flessibilità, l'accessibilità e gli aggiornamenti in tempo reale hanno attratto gli hotel, grandi e piccoli, consentendo loro di gestire le prenotazioni, i dati dei clienti e persino il proprio CRM in modo più efficiente. Tuttavia, a post recente rivela un trend sorprendente: il 42% delle aziende americane ha spostato almeno il 50% dei propri dati dal cloud all’hosting on-premise. Questo dato, sebbene sorprendente, illustra una realtà in crescita: quella di mettere in discussione i vantaggi del cloud a fronte di costi talvolta nascosti (in aumento) e di preoccupazioni relative alla dipendenza e alla sicurezza.

Per gli albergatori la domanda sorge spontanea: qual è la soluzione migliore per gestire i dati della propria struttura? Tra gli innegabili vantaggi del cloud e le promesse di controllo e riduzione dei costi offerte dall’hosting on-premise, scegliere una strategia adeguata non è facile.

Questo è il motivo per cui Medialog, esperto in soluzioni tecnologiche per il settore alberghiero, offre servizi ibridi che uniscono i vantaggi del cloud e dell'hosting in loco per soddisfare le esigenze specifiche delle strutture.

L'evoluzione del cloud nel settore alberghiero 

Negli ultimi anni il cloud si è affermato come una soluzione essenziale nel settore alberghiero. Le aziende, indipendenti o appartenenti a gruppi internazionali, hanno adottato questa tecnologia per la sua capacità di trasformare le operazioni e la gestione dei dati. Uno dei motivi principali di questa rapida adozione è la flessibilità offerta dal cloud. Gli albergatori possono gestire le proprie prenotazioni in tempo reale, coordinare i sistemi di gestione dei canali distributivi (Channel Manager) e archiviare le informazioni sui clienti senza dover investire in costose infrastrutture.

Inoltre, il cloud consente l'aggiornamento continuo di software e sistemi, riducendo così le interruzioni del servizio e garantendo un funzionamento ottimale. Ad esempio, un sistema CRM (Customer Relationship Management) basato su cloud consente agli hotel di accedere alle informazioni sugli ospiti da qualsiasi luogo e personalizzare l'esperienza dell'ospite con ogni interazione.

Altro punto di forza: il cloud aiuta gli albergatori a rispondere alle fluttuazioni stagionali della domanda. Durante i periodi di punta, possono aumentare le capacità di elaborazione dei dati senza dover rivedere la propria infrastruttura. Questa scalabilità è una risorsa importante in un settore in cui le prenotazioni possono esplodere in alta stagione.

Tuttavia, nonostante questi vantaggi, l’utilizzo del cloud presenta anche delle sfide, soprattutto in termini di sicurezza e costi a lungo termine. È questa evoluzione che sta spingendo alcuni operatori del settore a rivalutare la propria dipendenza dal cloud e a considerare alternative, come l’hosting on-premise.

Il ritorno all'hosting in sede: tendenza o necessità?

Mentre il cloud sembrava essere una soluzione essenziale per le aziende, sta emergendo un movimento opposto: sempre più aziende stanno valutando o implementando un ritorno all’hosting on-premise. UN studio recente ha scoperto che il 42% delle aziende statunitensi ha migrato almeno il 50% dei propri dati fuori dal cloud. Questa statistica è sorprendente, ma riflette una tendenza crescente a ripensare l’uso dei servizi cloud, soprattutto a fronte dei costi e delle crescenti preoccupazioni in materia di sicurezza.

Il fattore principale che determina questo rendimento è finanziario. Sebbene il cloud inizialmente presenti risparmi di capitale, i costi ricorrenti (OPEX) possono accumularsi e diventare più alti del previsto, soprattutto con l’aumento dei requisiti di archiviazione e larghezza di banda. Questa situazione è aggravata dal dominio quasi monopolistico di alcuni grandi attori: Amazon Web Services (quota di mercato del 31%), Microsoft Azure (25%) e Google Cloud (11%). Il potere di determinazione dei prezzi di questi giganti rende difficile il controllo dei costi a lungo termine per le aziende, compresi gli hotel, che hanno margini ristretti.

Un altro fattore chiave è la sicurezza. Sebbene i fornitori di servizi cloud investano molto nella protezione dei dati, ci sono preoccupazioni sull’affidamento di informazioni sensibili a terzi. Gli albergatori gestiscono un’enorme quantità di dati personali e finanziari (dati delle carte di credito, preferenze degli ospiti, ecc.), facendo della sicurezza una priorità assoluta. Alcuni preferiscono ridurre i rischi ospitando autonomamente i propri dati, dove hanno il pieno controllo sull’accesso e sulla gestione.

Tuttavia per molti hotel questa opzione può sembrare complessa, soprattutto considerati i costi delle infrastrutture e la necessità di personale qualificato. Questo ritorno verso la sistemazione in loco, sebbene in crescita, solleva quindi molti interrogativi sulla sua fattibilità nel settore alberghiero.

Il cloud: vantaggi e limiti per un albergatore 

Il cloud ha trasformato la gestione delle operazioni di ospitalità fornendo flessibilità e accessibilità senza precedenti. Uno dei principali vantaggi del cloud è la sua scalabilità: consente agli albergatori di far fronte alle fluttuazioni stagionali e ai picchi di attività senza dover investire in infrastrutture pesanti. Ad esempio, durante i periodi di elevato afflusso turistico, gli hotel possono aumentare rapidamente la propria capacità di elaborazione dati e applicazioni di hosting, come sistemi di prenotazione online o channel manager. Ciò consente una migliore gestione delle prenotazioni senza timore di sovraccarico.

Un altro vantaggio importante: l'accessibilità remota. Grazie al cloud, i dati degli hotel, i sistemi di gestione delle prenotazioni (CRS) e gli strumenti di relazione con i clienti (CRM) sono accessibili da qualsiasi luogo. Ciò è particolarmente rilevante per le catene alberghiere in cui i team, geograficamente distribuiti, devono collaborare su un database centralizzato. Il cloud semplifica inoltre l'aggiornamento automatico del software, riducendo i tempi di inattività e i costi associati alla manutenzione IT.

Tuttavia, l’utilizzo del cloud non è privo di limitazioni. Il primo grande svantaggio è il costo a lungo termine. Sebbene le OPEX (spese operative) del cloud siano inizialmente più facili da assorbire rispetto al CAPEX (investimento di capitale per l'hardware locale), questi costi ricorrenti possono aumentare in modo significativo nel tempo, soprattutto per gli hotel che dipendono da un gran numero di servizi cloud.

In termini di sicurezza, Sebbene i grandi fornitori di cloud investano molto nella sicurezza informatica, l’archiviazione di dati sensibili su una piattaforma in outsourcing aumenta i punti di accesso e quindi i rischi potenziali. Gli albergatori gestiscono informazioni critiche e una violazione della sicurezza potrebbe avere conseguenze catastrofiche, sia a livello finanziario che per la reputazione della struttura.

Pertanto, mentre il cloud offre chiari vantaggi in termini di flessibilità e gestione, gli albergatori devono essere consapevoli dei costi crescenti e delle sfide di sicurezza associati al suo utilizzo a lungo termine.

Hosting in loco: conviene per gli albergatori? 

Sebbene alcune aziende scelgano di migrare i propri dati dal cloud ai server ospitati in loco, questa opzione è davvero praticabile per il settore alberghiero? L'hosting locale presenta numerosi vantaggi, tra cui a controllo totale sui dati. Avendo i propri server, gli albergatori possono gestire da soli la sicurezza e l'accesso alle informazioni sensibili, come i dati di pagamento e le preferenze degli ospiti. Ciò riduce la dipendenza da terze parti, compresi i grandi fornitori di servizi cloud, e affronta meglio le preoccupazioni relative alla privacy e alla conformità alle normative (come il GDPR).

In termini di Couts, l'hosting in loco può anche rivelarsi vantaggioso a lungo termine. Infatti, sebbene i costi di investimento iniziale (CAPEX) siano elevati, soprattutto per l'acquisto di attrezzature e l'installazione di un'infrastruttura sicura, tali spese vengono spesso ammortizzate su diversi anni. Ad esempio, un gruppo alberghiero che sceglie di centralizzare i propri dati in sede può realizzare risparmi sostanziali riducendo le tariffe mensili (OPEX) associate agli abbonamenti al cloud.

Tuttavia, questa soluzione non è priva di sfide, soprattutto per alberghi indipendenti o di piccole dimensioni. Il primo ostacolo è l'investimento economico: oltre ad acquistare i server, è necessario dotarsi di un connessione internet estremamente affidabile e ridondanti, nonché personale tecnico qualificato per la gestione e la manutenzione dell'infrastruttura. Questi requisiti possono rappresentare un grosso ostacolo, poiché la gestione dei sistemi in loco richiede competenze e risorse che molti hotel non dispongono internamente.

Inoltre, alcune applicazioni critiche del settore, come i PMS (Property Management Systems) o i Channel Manager, devono essere ospitate online per funzionare in modo ottimale. Ciò significa che un hotel non può disconnettersi completamente dal cloud, il che limita il valore dell’hosting in sede per determinati aspetti operativi.

In conclusione, sebbene l’hosting on-premise offra vantaggi in termini di controllo e potenziale riduzione dei costi, è particolarmente adatto a grandi strutture alberghiere con risorse sufficienti. Per gli hotel indipendenti, vincoli tecnici e finanziari rendono questa opzione più difficile da implementare, da qui l’interesse per soluzioni ibride o in outsourcing adattate alle loro esigenze specifiche.

Trovare il giusto equilibrio: cloud ibrido e altre soluzioni 

Di fronte ai rispettivi vantaggi e svantaggi del cloud e dell’hosting in loco, molte aziende, anche del settore alberghiero, esplorano una soluzione intermedia: cloud ibrido. Questo approccio consente di sfruttare entrambi i sistemi combinando i punti di forza del cloud e dello storage on-premise. Concretamente, i dati più sensibili o critici (come le informazioni finanziarie o sui clienti) possono essere conservati su server interni, mentre altre applicazioni più generali o che richiedono grande scalabilità, come strumenti di prenotazione online o sistemi di gestione dei canali (Channel Manager), possono continuare essere ospitato nel cloud.

Medialog, pioniere nel settore, offre a soluzione ibrida perfettamente adatto alle esigenze degli albergatori, consentendo sia la flessibilità del cloud che il controllo offerto dall'hosting on-premise. Per saperne di più su questa soluzione, vedere la nostra offerta ibrida qui.

Il cloud ibrido consente inoltre un migliore controllo dei costi. Ottimizzando l'archiviazione dei dati e riducendo la dipendenza dalle soluzioni cloud per i servizi meno critici, gli hotel possono trovare un equilibrio CAPEX e OPEX. Ciò consente flessibilità a lungo termine beneficiando al tempo stesso di un’infrastruttura solida e adattabile. Questa soluzione è particolarmente rilevante per gli hotel di medie e grandi dimensioni che dispongono dei mezzi per gestire l'infrastruttura locale, ma desiderano mantenere la flessibilità e la scalabilità del cloud.

Un altro fattore chiave in questa riflessione è l'importanza di invitare a consulenza indipendente guidare queste scelte tecnologiche. È essenziale che la competenza sia neutrale e distaccata dagli interessi commerciali dei rivenditori di soluzioni cloud o on-premise. Medialog può supportarti in completa trasparenza in questo processo. Scoprire come i nostri esperti possono aiutarti a implementare una soluzione ibrida su misura

Conclusione

Il dibattito tra cloud e locale assume una nuova dimensione nel settore dell’ospitalità, dove la gestione dei dati e delle applicazioni è essenziale per offrire un’esperienza di qualità agli ospiti e mantenere la competitività. Mentre il cloud ha attratto gli albergatori con la sua flessibilità, scalabilità e facilità d’uso, le crescenti preoccupazioni sui costi e sulla sicurezza stanno portando molti attori a rivalutare la propria strategia.

L’hosting in sede offre il pieno controllo sui dati e può essere più economico a lungo termine, ma rimane una sfida tecnica e finanziaria, soprattutto per gli hotel indipendenti. Pertanto, per molte istituzioni, la soluzione potrebbe risiedere in un modello ibrido, che combina il meglio di entrambi i mondi: la sicurezza e l’autonomia dello storage on-premise, con la flessibilità del cloud per le applicazioni mission-critical. Per gli albergatori che cercano questa soluzione equilibrata, Medialog offre una soluzione ibrida completa adattato alle esigenze specifiche di ogni struttura.

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